lunedì 12 marzo 2012

LOTTA ALL'EVASIONE: Nel mirino dei Sindaci anche le organizzazioni senza fini di lucro?

I Comuni aiuteranno l'Agenzia delle Entrate a stanare gli illeciti fiscali: occhio vigile anche verso gli enti non profit che, all'atto pratico, svolgono invece attività commerciale, come club e associazioni di varia natura.
Le case fantasma ancora sconosciute al catasto, il commercio ambulante, il lavoro nero nell'edilizia, nell'artigianato e nel commercio finiscono nel mirino dei sindaci, nuovi "sceriffi" della lotta all'evasione.
A dare loro indicazioni sui settori dove scovare gli illeciti fiscali, con la prospettiva di incassare l'intero bottino recuperato dallo Stato grazie alle loro segnalazioni, è stata l'Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 27 febbraio 2012 con cui si dà il via alla nuova alleanza antievasione con i sindaci.Il provvedimento, disponibile in allegato, è una specie di manuale, dove si indicano tutti i settori di possibile intervento dei Comuni. Oltre alle case fantasma e al lavoro nero, che sono i nuovi obiettivi del 2012, il provvedimento dettaglia tutte le possibili nicchie dell'evasione, sulle quali i sindaci devono prestare un occhio particolarmente vigile. Nel settore del commercio e delle professioni, ad esempio, si raccomanda di verificare la rispondenza dell'attività svolta con quella dichiarata, la presenza della partita Iva che è sempre necessaria, ma anche di fare molta attenzione alla pubblicità abusiva e soprattutto alle organizzazioni senza fini di lucro che, all'atto pratico, svolgono invece attività commerciale, come club e associazioni di varia natura.Nel Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, disponibile in allegato, si legge:E) Ente non commerciale con attività lucrativaTale tipologia è suddivisa in due sottocategorie:1) Segnalazioni relative a soggetti iscritti a registri gestiti da enti pubblici (ad esempio: Onlus, Organizzazioni di Volontariato, ecc..)Tali segnalazioni sono esclusivamente di competenza dell’Agenzia delle entrate.2) Segnalazione relativa ad altri soggetti non rientranti nei casi precedenti (ad esempio: circoli ricreativi)Tali segnalazioni sono esclusivamente di competenza della Guardia di Finanza.Nel settore immobiliare si chiede ai sindaci di verificare tutti quei casi in cui esistono la proprietà o i diritti reali di godimento di immobili che non risultano invece dichiarati al fisco, ma anche di accendere i fari sulle locazioni abusive. Come? Ad esempio controllando le notifiche per il mancato pagamento della tariffa rifiuti: se sono indirizzate a chi non dichiara il possesso di un immobile, e non esiste un contratto d'affitto registrato, la frode fiscale è sicura.Così come è certo che dietro una lottizzazione abusiva si nasconda un grosso giro di evasione, che non riguarderà solo gli imprenditori, spiega l'Agenzia delle Entrate ai sindaci, ma quasi certamente anche i professionisti coinvolti.«I Comuni hanno dimostrato di saper effettuare indagini in grado di scovare fenomeni evasivi o addirittura fraudolenti alcune volte non facilmente individuabili dalle nostre strutture grazie alla loro conoscenza del territorio» ha detto ieri Befera, presentando il nuovo accordo assieme al presidente dell'Anci, Graziano Delrio. I Comuni (in Emilia-Romagna l'accordo con l'Agenzia è già operativo e sta dando ottimi risultati) sembrano pronti a raccogliere la sfida, allettati anche dalla prospettiva di incassare da qui al 2014 tutte le risorse recuperate all'evasione (a regime la loro quota sarà del 50%). L'Anci sta già organizzando un piano di formazione per i dipendenti comunali e la messa a punto di un software per creare la banca dati.(articolo di Mario Sensini, pubblicato il 28 febbraio 2012 sul sito http://www.corriere.it/)