lunedì 30 novembre 2015

Come l’erede può riscuotere pensioni e prestazioni arretrate del defunto

Mia madre è morta, ma doveva riscuotere ancora la pensione e l’assegno di accompagnamento: posso richiedere gli arretrati anche se non mi spetta la reversibilità?

Per legge, ogni arretrato spettante al defunto, a prescindere dalla tipologia di prestazione (pensione anticipata o di vecchiaia, assegno sociale, assegno di accompagnamento…), deve essere liquidato dall’Inps ( o dal diverso Ente pensionistico) agli eredi, in proporzione alla quota di eredità posseduta da ciascuno.
Non è rilevante, dunque, che all’erede in questione non spetti la pensione ai superstiti, o che il trattamento da saldare non sia reversibile (come, ad esempio, l’assegno sociale e l’assegno di accompagnamento): le somme da riscuotere devono comunque essere liquidate dall’Ente pensionistico, in quanto costituiscono un credito del defunto.
Fanno eccezione a tale principio soltanto i ratei di pensione o assegni insoluti a causa del preventivo decesso del titolare: essi non rientrano nell’asse ereditario, perché spettano per legge [1], quale autonomo diritto, al coniuge superstite o, in mancanza, ai figli del defunto; tale previsione è stata confermata da una recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate [2].
Le procedure di riscossione degli arretrati, dunque, possono differire a seconda del soggetto che eredita, e della tipologia di prestazione: vediamo insieme le principali modalità di liquidazione dei ratei non pagati.

Arretrati di pensione del defunto
Nelle ipotesi di ratei arretrati di pensioni dirette, come quella di vecchiaia, di anzianità o anticipata, la liquidazione viene fatta d’ufficio dall’Inps, in favore del coniuge o dei figli, senza necessità che sia presentata la dichiarazione di successione: questo, perché, come abbiamo detto, i presenti crediti del pensionato spettano per legge, come autonomo diritto, a tali soggetti.
Per quanto riguarda, invece, gli altri eredi, come poc’anzi esposto hanno diritto agli arretrati in virtù della successione, poiché facenti parte del patrimonio del defunto.
Gli eredi, anche se non beneficiari di pensione ai superstiti, potranno dunque ottenere gli arretrati, spettanti in base alla quota di eredità posseduta, ma dovranno presentare un’apposita domanda, in quanto non esiste, per loro, la previsione della liquidazione automatica da parte dell’Inps.

Domanda arretrati di pensione del defunto
Alla domanda che gli eredi dovranno presentare all’Inps ( o all’Ente competente), (modello AP 23, qui allegato), per ottenere la liquidazione degli arretrati dovranno essere allegati:

 dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che comprenda i seguenti dati: nome, cognome, data di nascita e codice fiscale degli eredi, residenza degli stessi e grado di parentela col defunto;

– fotocopia del documento d’identità e del codice fiscale del richiedente;

– in caso di più eredi, la riscossione può avvenire da parte di una sola persona, dietro presentazione di un atto di delega;

– nell’ipotesi in cui non sia stata fatta una delega alla riscossione a favore di un solo erede, sarà necessario presentare fotocopia del documento d’identità e del codice fiscale di ciascun erede.

All’interno della domanda è richiesta l’indicazione dell’esistenza o meno di un testamento, e della quota percentuale spettante al richiedente.

È inoltre indispensabile la preventiva effettuazione della dichiarazione di successione: l’Ente previdenziale, difatti, prima di procedere al pagamento degli arretrati, dovrà acquisire la prova dell’avvenuta presentazione di tale dichiarazione, oppure l’autocertificazione del richiedente di insussistenza dell’obbligo. Sul punto, tuttavia, è presente una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate per la quale non sarebbe più necessaria l’acquisizione, dall’Ente debitore, della prova d’invio della dichiarazione di successione [3], ma tale risoluzione è ritenuta superata dalla reistituzione dell’imposta sulle successioni e le donazioni.
Per un approfondimento sull’argomento, vi invitiamo a leggere la nostra guida sulla successione.

Arretrati invalidità civile del defunto
Gli assegni concessi a titolo d’invalidità civile non sono reversibili ai superstiti, poiché si tratta di prestazioni assistenziali.
In caso di decesso dell’avente diritto successivo al riconoscimento dell’invalidità, potranno pertanto essere devolute agli eredi solo le quote già maturate alla data della morte [4], anche se il decesso è avvenuto prima della delibera di concessione del trattamento (il provvedimento è comunque necessario), ma dopo l’accertamento sanitario (cioè la visita medica per l’accertamento dell’invalidità civile).

Se, invece, la morte dell’invalido avviene prima dell’accertamento sanitario, ma dopo la presentazione della domanda di riconoscimento della disabilità da parte dello stesso, gli eredi possono comunque richiedere il riconoscimento d’invalidità alla competente commissione medica. La procedura, però, potrà essere avviata solo se in possesso di documentazione medica che possa dimostrare con sufficiente certezza l’infermità o lamenomazione.

Arretrati assegno di accompagnamento del defunto
Anche in questo caso vale il principio, applicabile a tutte le prestazioni assistenziali, dell’intrasmissibilità del diritto, in quanto collegato strettamente alla vita del titolare.
Di conseguenza, gli eredi, a prescindere dal fatto che si tratti del coniuge o dei figli, e che spetti loro la pensione ai superstiti, possiedono il diritto al pagamento delle sole quote non riscosse dell’indennità di accompagnamento, in virtù della successione, e non quale spettanza autonoma.

Tassazione arretrati del defunto

Nessuna tipologia di arretrati spettanti al defunto (quote pensione, assegno sociale, invalidità, accompagnamento…) deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi degli eredi, come peraltro specificato nelle istruzioni del modello 730: l’imposizione, difatti, in queste ipotesi avviene alla fonte (tassazione separata) e il pagamento è effettuato direttamente dall’Ente che eroga la prestazione.

domenica 22 novembre 2015

REGIONE BASILICATA;ALTRI 4,5 MILIONI DI EURO PER 91 PROGETTI NEI COMUNI

IL COORDINAMENTO PROVINCIALE  PARTECIPANTI CS.R.C. PER SENIOR  CON SEDE IN SAN FELE (PZ) -VICOLO I Piazza GARIBALDI - CAP 85020  Tel.3883642614 TI INFORMA ON LINE


  

“Fondi utili al miglioramento dei Servizi di Base previsti dalla Misura 321. Rimane alta l’attenzione al sociale e al miglioramento della qualità della vita nei nostri paesi”.

La graduatoria definitiva del Bando “Servizi essenziali per la popolazione e l’economia rurale” – Servizi di base comunali – PSR 2007/2013 è stata approvata dalla Giunta regionale.
“Solo 30 i giorni passati dall’uscita del bando – rende noto l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia – all’approvazione della graduatoria e, quindi, alla possibilità di ritirare i decreti che riguardano la Misura 321. Ben 91 sono le domande ammesse e finanziabili sulle 100 domande pervenute, per un importo complessivo di circa 4,5 Milioni di euro su i 5M euro messi a disposizione dal bando.”
Sono state ammesse e finanziate le domande dei Comuni di: Acerenza, Aliano, Atella, Bernalda, Calvello, Campomaggiore, Castelgrande, Castronuovo di Sant’Andrea, Cirigliano, Episcopia, Forenza, Gallicchio, Garaguso, Gorgoglione, Grassano, Irsina, Lagonegro, Latronico, Laurenzana, Maratea, Matera, Melfi, Miglionico, Montescaglioso, Noepoli, Nova Siri, Oliveto Lucano, Oppido Lucano, Pietragalla, Pietrapertosa, Pisticci, Policoro, Pomarico, Rapolla, Rapone, Ripacandida, Rotonda, Rotondella, Ruvo del Monte, Salandra, San Chirico Nuovo, San Chirico Raparo, Sant’Angelo Le Fratte, Sarconi, Sasso Di Castalda, Stigliano, Teana, Terranova del Pollino, Tolve, Tramutola, Trichina, Tricarico, Tursi, Potenza, Abriola, Accettura, Albano di Lucania, Banzi, Baragiano, Bella, Brienza, Brindisi di Montagna, Castelluccio Inferiore, Corleto Perticara, Fardella, Genzano di Lucania, Guardia Perticara, Lauria, Marsico Nuovo, Montalbano Jonico, Muro Lucano, Nemoli, Palazzo San Gervasio, Picerno, Pignola, Rivello, Tito, Savoia di Lucania, Satriano di Lucania, Sant’Arcangelo, San Mauro Forte, San Fele, Ruoti, Trivigno, Venosa, Avigliano, Anzi, Maschito, Barile, Ginestra, San Martino D’Agri.
I Comuni della Regione Basilicata risultati beneficiari del Bando potranno così continuare il percorso di rafforzamento delle strutture e degli spazi a servizio delle comunità rurali mediante piccoli interventi su strutture pubbliche già esistenti.
Ciascun comune aveva la possibilità di presentare una istanza di importo non superiore a 60mila euro, la cui spesa deve essere tassativamente effettuata entro il 2015. I beneficiari, pertanto, dovranno terminare la procedura, comprensiva di domanda di pagamento e saldo entro il 30 novembre 2015.
“I tanti progetti presentati – sottolinea l’Assessore Luca Braia – sono finalizzati a investimenti su strutture sportive e ricreative, attrezzature per centri per anziani e ludoteche. Alla vigilia dell’approvazione del PSR 2014-2020 che partirà con l’attivazione delle misure dirette agli agricoltori, rimane alta l’attenzione al sociale e al miglioramento della qualità della vita nei nostri paesi.
Molti, inoltre, i comuni che hanno presentato progetti per interventi attraverso cui ampliare le opportunità di accesso e di adozione delle tecnologie di informazione e comunicazione nei territori e nel contesto produttivo rurale grazie alle ICT e per realizzare hot spot wifi che saranno messi a disposizione, con libero accesso, alle popolazioni rurali. Una Basilicata rurale, quindi, che mette a disposizione l’accesso ad Internet come servizio a cittadini e turisti insieme a tutte le opportunità economiche che così possono aprirsi. Richiamo ora alla corresponsabilità tutti i Comuni interessati per accelerare i lavori e terminare nei tempi richiesti, mentre contemporaneamente in Dipartimento stiamo correndo per evitare il disimpegno e per avviare nel migliore dei modi possibili una nuova stagione in agricoltura, che spero sia di reale svolta.
San Fele24ore: REGIONE BASILICATA;ALTRI 4,5 MILIONI DI EURO PER 9...: IL COORDINAMENTO PROVINCIALE SENIOR PARTECIPANTI CS.R.C. PER SENIOR              CON SEDE IN SAN FELE (PZ) -VICOLO I Piazza GARIBALDI - CAP...

venerdì 20 novembre 2015

I medici di famiglia: non subordinare il servizio sanitario alle università

«Prevedere la necessità dell’intesa con l’Università, e non della semplice sua consultazione, per la nomina dei direttori generali di queste nuove aziende sanitarie uniche significherebbe assegnare alle Università un ruolo decisionale vincolante che inevitabilmente condizionerebbe, e a nostro parere negativamente, le scelte strategiche ed organizzative delle Aziende Sanitarie».
A esprimere preoccupazione a proposito di quanto «si sta profilando nel ddl stabilità relativamente alla costituzione delle aziende sanitarie uniche», è la Fimmg. 
«Le Aziende sanitarie devo restare indipendenti da interessi e logiche universitarie la cui invadenza si paleserebbe non solo sotto il profilo organizzativo ma anche della formazione e del personale che vi opera», scrive la Federazione italiana medici di medicina generale, in una nota. «Temiamo seriamente le conseguenze dell’ingerenza delle Università sul servizio sanitario e sull’assistenza territoriale. Non solo l’ingerenza degli interessi politici regionali sul servizio sanitario, ora anche quelli delle Università», conclude.

giovedì 19 novembre 2015

UNA FORTE VIBRAZIONE FULMINA LA LAMPADA DELLA STANZA E CREA UN GRANDE SPAVENTO


14 novembre 2015 ore 18,00 .LA VIBRAZIONE PROVENIENTE DAL TUBO DI SCARICO  DEI FUMI - UNA CIMINIERA SOTTO E A FIANCO DEL BALCONE DELLA STANZA
 

LUGLIO 2015: incontro di verifica con i condomini in via tadino.Richiesta 
all'Ammistratore di avviare le procedure per rimuovere tutti gli scarichi a parete di fumo e di cattivi odori proveniente dal Loft.



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domenica 8 novembre 2015

FACCIAMO FESTA CON CASTAGNE E VIN BRULE'...

IL COORDINAMENTO PROVINCIALE SENIOR PARTECIPANTI CENTRI ANZIANI E ORTISTI TI INFORMA ON LINE 

DOMENICA 8 novembre 2015- ORTI Via Canelli/Folli
II° Aperitivo dell'Ortista