sabato 27 gennaio 2018

SIAE, cambiano i permessi rilasciati



Si può annullare l'evento almeno 12 ore prima e il programma musicale va consegnato entro 90 giorni. Per gli esercenti che utilizzano la piattaforma on line MioBorderò sconti del 5% sulle tarffe 

Dal 1 gennaio di quest’anno il permesso/certificato rilasciato da Siae a chi organizza intrattenimenti musicali contiene alcune novità. Eccole, in sintesi.
Termini di riconsegna dei programmi Musicali  
Il nuovo termine ultimo per la riconsegna del Programma Musicale è fissato entro 90 gg dall’evento. Rimangono invece invariate le usuali scadenze previste per il pagamento dei compensi.
Promozione MioBorderòA partire da quest’anno gli esercenti che organizzano intrattenimenti utilizzando la piattaforma MioBorderò – disponibile sul sito www.siae.it – e riconsegneranno in formato digitale i Programmi Musicali entro i termini di pagamento dei compensi per Diritto d’Autore – beneficeranno di una riduzione del 5% sull’importo da corrispondere, al netto delle eventuali riduzioni associative previste. Questa iniziativa promozionale di SIAE recepisce la richiesta più volte formulata da FIPE di premiare economicamente gli esercenti che, attivando le procedure informatiche predisposte dalla SIAE, consentono all’Ente una notevole riduzione dei costi digestione delle licenze. FIPE si sta impegnando affinché tale promozione venga estesa anche agli esercenti che richiedono il Permesso per Musica d’Ambiente.
Penali sui ProgrammiIn caso di mancata restituzione del programma musicale entro 90 giorni dall’intrattenimento, la SIAE applicherà una penale pari al 30% dell’intero compenso dovuto, con un minimo di 25 euro. In caso di errata indicazione dei brani eseguiti, l’Organizzatore sarà tenuto al versamento di una penale pari al 5% dell’intero compenso, con un minimo di 1,50 euro a brano. Per qualsiasi altra infrazione afferente alla compilazione del programma musicale, l’Organizzatore sarà tenuto al pagamento di una penale di 25 euro.Senza pregiudizio di eventuale azione civile e penale, la SIAE si riserva altresì di procedere alla segnalazione all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), organo competenze ad accertare ed irrogare le sanzioni previste dall’art. 41 D.Lgs 35/2017.
Obblighi di preavvisoL’organizzatore potrà annullare l’evento, o modificare le caratteristiche di esso precedentemente comunicate, entro e non oltre 12 ore prima del suo inizio. Solo in caso di sopravvenute cause di forza maggiore (es.: improvviso temporale estivo a ridosso dell’ora d’inizio dell’intrattenimento) l’esercente potrà richiedere il rimborso dei compensi versati per eventi annullati oltre tale termine. Infine, entro e non oltre il momento del rilascio del Permesso l’organizzatore dovrà comunicare se intende utilizzare anche opere interamente già licenziate direttamente dagli aventi diritto o da altre collecting.
Sul Permesso è indicato l’indirizzo email dell’Ufficio Territoriale SIAE al quale andranno inviate le comunicazioni ad esso pertinenti.
La SIAE infine ricorda che:
  1. a) è disponibile il Portale Musica d’Ambiente per l’attivazione di nuovi abbonamenti o per il loro rinnovo;
  2. b) sul sito www.siae.it sono disponibili gli elenchi delle opere con indicazione dei relativi titolari dei diritti, nonché l’elenco degli accordi conclusi fra SIAE ed altri Organismi di Gestione Collettiva e/o Entità di Gestione Indipendente. Sul medesimo sito, esperita apposita procedura di autenticazione, sarà consentito all’organizzatore anche l’accesso alle informazioni relative ai territori e ai diritti amministrati.
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mercoledì 24 gennaio 2018

Guida al 730/2018: modelli e compilazione



Dichiarazione dei redditi con il 730/2018: guida ai modelli, istruzioni di compilazione e tutte le novità normative in termini di scadenze, detrazioni e tasse.

Approvato con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 10793/2018 il modello 730/2018, insieme alle relative istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta 2017 da parte dei soggetti che si avvalgono dell’assistenza fiscale.
Nuova scadenza Modello 730
Una delle novità più importanti del 730/2018 è la nuova scadenza unificata per la presentazione del modello, fissata al 23 luglio anche per i contribuenti che si avvalgono dell’assistenza fiscale di CAF e professionisti abilitati.
Modelli 730/2018
I modelli approvati sono:
  • il 730/2018 per la dichiarazione dei redditi prodotti nel 2017;
  • 730-1, concernente le scelte per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’IRPEF;
  • 730-2 per il sostituto d’imposta e 730-2 per il CAF e per il professionista abilitato, che contengono la ricevuta dell’avvenuta consegna della dichiarazione da parte del contribuente;
  • 730-3, relativo al prospetto di liquidazione relativo all’assistenza fiscale prestata;
  • 730-4 e 730-4 integrativo, concernenti la comunicazione, la bolla di consegna e la ricevuta del risultato contabile al sostituto d’imposta;
  • bolla per la consegna dei modelli 730 e/o 730-1.
    Locazioni
    Tra le altre novità che trovano posto nel modello 730/2018 le nuove norme sugli affitti brevi (non superiori ai 30 giorni), in vigore a partire dal 1° giugno 2017 che consentono a comodatari e affittuari di assoggettare a cedolare secca i redditi derivanti da tali locazioni e che prevedono la ritenuta del 21% da parte degli intermediari immobiliari, se il contratto di locazione breve si è concluso con il loro intervento e gli stessi soggetti intervengono anche nel pagamento o incassano i canoni o i corrispettivi derivanti dai contratti di locazione breve. La ritenuta è effettuata nel momento in cui l’intermediario riversa le somme al locatore.
    Queste novità hanno portato all’aggiornamento sia del quadro B, relativo ai redditi degli immobili, che del rigo F8 per consentire al contribuente di indicare l’importo delle ritenute eventualmente subite. Nel quadro B, come semplificazione, da quest’anno non è più necessario riportare gli estremi di registrazione dei contratti. In caso di contratti per affitti brevi stipulati da inquilini o comodatari, il reddito va inserito da questi ultimi nel quadro D (il proprietario deve indicare solo la rendita catastale).
    Premi risultato e welfare
    Dal 2018 sono stati introdotti nuovi limiti per i premi di risultato e welfare aziendale da assoggettare a tassazione agevolata, innalzato da 2.000 euro a 3.000 euro (4.000 euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro e se i contratti collettivi aziendali o territoriali sono stati stipulati fino al 24 aprile 2017).
    Sisma bonus ed Ecobonus
    Cambiano le percentuali per il sisma-bonus, ovvero le detrazioni fiscali per le spese sostenute per gli interventi antisismici effettuati su parti comuni di edifici condominiali e per gli interventi che comportano una riduzione della classe di rischio sismico. Diventano più ampie le percentuali per l’eco-bonus, le detrazioni fiscali previste per le spese per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali.
    Spese di istruzione
    Viene aumentato a 717 euro per il limite delle spese d’istruzione per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale d’istruzione che è possibile portare in detrazione.
    Il requisito della distanza, previsto per fruire della detrazione del 19% dei canoni di locazione pagati dagli studenti universitari, per gli anni d’imposta 2017 e 2018, si intende rispettato anche se l’Università è situata all’interno della stessa provincia ed è ridotto a 50 chilometri per gli studenti residenti in zone montane o disagiate.
    Viene stabilita l’esenzione IRPEF per le borse di studio nazionali per il merito e per la mobilità erogate dalla Fondazione Articolo 34.
    Spese sanitarie
    La detrazione fiscale per spese sanitarie viene estesa, per gli anni 2017 e 2018, anche all’acquisto di alimenti a fini medici speciali, inseriti nella sezione A1 del Registro nazionale di cui all’articolo 7 del decreto del Ministro della sanità 8 giugno 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 154 del 5 luglio 2001, con l’esclusione di quelli destinati ai lattanti.
    Art bonus
    L’art-bonus, il credito d’imposta per le erogazioni cultura e le erogazioni liberali effettuate nei confronti delle istituzioni con certistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione.
    5 per mille
    Viene data la possibilità di destinare il 5 per mille agli enti gestori delle aree protette.
    Addizionali IRPEF
    L’addizionale comunale all’IRPEF con l’inserimento della casella “Fusione Comuni” nel rigo “Domicilio fiscale al 1° gennaio 2017” presente nel frontespizio del modello.
    Contributo di solidarietà
    Viene eliminato il campo relativo al contributo di solidarietà.

venerdì 12 gennaio 2018

Non piccole regalie ma una vera e profonda riforma del Welfare

La sentenza della Cassazione sulle badanti è l’ultimo segnale: il sistema non regge più e viene ogni giorno smantellato di fatto. Gli eredi dei costruttori dello Stato sociale farebbero bene a prenderne la bandiera invece di disperdersi in piccole polemiche.


di Nicola Cariglia | 8 gennaio 2018
Sarà bene prestare la massima attenzione alla pronuncia della Cassazione depositata lo scorso 3 gennaio sul diritto al riposo continuativo di 11 ore delle (o dei) badanti. Oppure, ancora una volta, saremo costretti a rincorrere soluzioni quando ormai la situazione sarà diventata ingestibile. Nessuno mette in discussione il merito di tale decisione ed il sacrosanto diritto a condizioni di lavoro umane ed eque. Ma, proprio per questo, è urgente applicarsi subito alle conseguenze che la pronuncia della Cassazione è destinata ad avere.
Sono circa 2,5 milioni gli anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti, in Italia. E il numero è in rapido aumento. In meno di 40 anni, infatti, gli over 75, da 6,7 milioni dovrebbero salire a 10,5 milioni. Fino ad ora il carico di questa situazione  grava, quasi del tutto, sulle famiglie. Che assistono direttamente tali soggetti nelle abitazioni e che pagano gli indispensabili sostegni a domicilio o le rette alle strutture che li ospitano. E’ un sistema già in crisi, che non regge più. E quanto stabilito dalla Cassazione rappresenta una ulteriore spallata. O, se preferite, un ineludibile segnale che il tempo è scaduto per una radicale trasformazione del nostro welfare. La scelta è drammaticamente chiara: o si riforma, o lo si abolisce perché i costi sono insostenibili.
La scelta è politica che più politica non può essere. Senza ulteriori, indispensabili interventi, si avrebbe da ora in poi un aggravio di costi per le famiglie che già rappresentano il quasi esclusivo sostegno per i soggetti non autosufficienti. E sarebbe, di fatto e alla zitta, un ulteriore contributo allo smantellamento dello Stato sociale. Per molti un obbiettivo da perseguire, in omaggio ad una visione liberista e per  niente liberale della società. In questo quadro, l’emendamento in Legge di Bilancio 2018 che ha istituito un fondo di 60 milioni di euro per l’assistenza di anziani e malati in casa (in tre anni) rappresenta nient’altro che una foglia di fico, dato che molto di più dovranno spendere le famiglie, costrette, per effetto della sentenza della Cassazione, a dotarsi di due o tre badanti per accudire ai propri cari. E ciò, mentre stentano le misure, pure previste dalle leggi, per riconoscere, a chi assiste familiari bisognosi, provvidenze e diritti che consentano di conciliare l’attività assistenziale e lavorativa (flessibilità, part time, etc.).
In definitiva la Cassazione ha offerto una occasione per innescare, con il suo verdetto sulle badanti, una discussione sulla riforma dell’intero sistema del welfare, che non può essere oggi lo stesso delle sue origini di fine ottocento.  Non può, cioè, restare basato esclusivamente sull’intervento dello Stato ma coinvolgere altri protagonisti: Terzo settore, welfare aziendale, volontariato, etc.
Gli eredi di coloro che a fine ottocento furono i protagonisti dello Stato sociale, attento ai bisogni delle famiglie, dei disoccupati, dei malati, dei vecchi, dei bambini dovrebbero essere i primi a scendere in campo. Decidano di impegnarsi seriamente per un nuovo e moderno Welfare che potrebbe, da solo, rappresentare il cemento di una forza di sinistra che aspira a governare. Oppure si rassegnino al triste declino attuale. Tra liti, divisioni e perenni proclami di rinnovamento che i fatti, puntualmente, si incaricheranno di smentire.
Nicola Cariglia

LINK http://www.pensalibero.it/non-piccole-regalie-vera-profonda-riforma-del-welfare/



mercoledì 3 gennaio 2018

Biglietti Atm a 2 euro, è ufficiale: Milano sarà la città con i mezzi pubblici più costosi d'Itali

Sala ufficializza l'aumento: dal 1 gennaio 2019 biglietti per metro e bus a 2 euro. I dettagli
A ufficializzare l'aumento - 50 centesimi in più rispetto all'attuale costo di 1,50 euro - è stato venerdì mattina proprio il sindaco Beppe Sala, che ha preso la parola al termine dell'ultima giunta dell'anno.
La notizia era nell'aria ormai da tanto, anche perché in più occasioni l'amministrazione aveva sottolineato come i costi per la gestione del trasporto pubblico fossero aumentati, soprattutto per l'arrivo della metro M5 e per i lavori per la nuova linea M4. Da qui, la necessità di far quadrare nuovamente i conti. 
"Il trasporto pubblico di Milano - ha spiegato il primo cittadino - costa 826 milioni l'anno, di questi 390 milioni vengono coperti da biglietti e abbonamenti. Il resto dovrebbe essere coperto dai contributi che il governo eroga attraverso la Regione, ma la Lombardia non è riuscita in questi anni a farsi riconoscere dal governo il dovuto". Quindi, pochi contributi e a pagare, in più, saranno i cittadini. Dall'aumento, infatti, secondo alcune stime potrebbero sessanta milioni extra che andrebbero a finire nel piano economico triennale. 
Il rincaro, insomma, è deciso: verrà inserito nel bilancio triennale che arriverà in giunta a gennaio e dovrà essere approvato entro fine febbraio. Ma un'ultima, piccola, speranza resta perché - ha chiarito Sala - "abbiamo un anno di tempo per trovare un'alternativa a questo aumento, se la Regione collaborerà".
Inevitabilmente, anche se non è ancora stato ufficializzato, aumenteranno anche i prezzi degli abbonamenti, pur "tenendo conto - ha sottolineato Sala - dell'attenzione che deve restare per anziani e fasce deboli". Quel che è certo è che con il biglietto Atm a 2 euro quello di Milano diventa il trasporto pubblico più costoso d'Italia - Roma, per dire, si ferma a 1,50 euro -, ma perfettamente in linea con le grandi città europee.  
LINK http://www.milanotoday.it/cronaca/biglietti-atm-2-euro-aumento.html

BUON LAVORO SENIOR GIUSEPPE


Pagamento pensioni 2018, ecco il calendario aggiornato


Anche nel 2018 i pensionati potranno riscuotere l'assegno il primo giorno bancabile del mese, con l'eccezione però di gennaio come previsto dalla manovra di bilancio. dettagli
Pagamento pensioni 2018 | Calendario aggiornato | Tutte le date
Quando saranno pagate le pensioni nel 2018? Come avevamo spiegato in un recente articolo, grazie ad un emendamento alla manvora di bilancio, anche nel 2018 i pensionati potranno riscuotere l'assegno il primo giorno bancabile del mese, con l'eccezione però di gennaio, come previsto espressamente dal testo ufficiale della Legge di Bilancio (vedremo in seguito i dettagli). Il governo ha così scongiurato l'entrata in vigore della riforma del 2015 contenuta nel decreto Milleproroghe e più volte rinviata, che fissava il giorno di pagamento degli assegni il secondo giorno bancabile del mese.
Così si legge nel testo di legge: "A decorrere dal mese di gennaio 2018, al fine di razionalizzare e uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall'INPS, i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogati agli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell'INAIL sono posti in pagamento il primo giorno di ciascun mese o il giorno successivo se il primo è festivo o non bancabile, con un unico mandato di pagamento ove non esistano cause ostative". 
Il pagamento delle pensioni dunque avverà come sempre il primo giorno bancabile del mese, "fatta eccezione per il mese di gennaio in cui il pagamento avviene il secondo giorno bancabile". 

Pensioni gennaio 2018, l'Inps conferma: pagamento il secondo giorno bancabile

Anche l'Inps in una nota datata lo scorso 22 dicembre ha confermato che "nel mese di gennaio 2018 i pagamenti dei trattamenti pensionistici, degli assegni, pensioni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché delle rendite vitalizie dell'INAIL, saranno effettuati il secondo giorno bancabile". "Pertanto - si legge ancora nel comunicato dell'istituto previdenziale - la rata di gennaio 2018 sarà erogata da Poste Italiane SpA e dagli istituti bancari il 3 gennaio 2018".
Pagamento pensioni 2018, il calendario aggiornato
- gennaio 2018 : mercoledì 3, secondo giorno bancabile per poste italiane e per gli altri istituti di credito;
- febbraio 2018: giovedì 1, primo giorno bancabile per poste italiane e per gli altri istituti di credito;
- marzo 2018: giovedì 1, primo giorno bancabile per poste italiane e per gli altri istituti di credito;
- aprile 2018: martedì 3 aprile, primo giorno bancabile per poste italiane e per gli altri istituti di credito;
- maggio 2018: mercoledì 2 maggio, primo giorno bancabile per poste italiane e per gli altri istituti di credito;
- giugno 2018: venerdì 1 giugno, primo giorno bancabile per poste italiane e per gli altri istituti di credito;
- luglio 2018: lunedì 2 luglio, primo giorno bancabile per poste italiane e per gli altri istituti di credito;
- agosto 2018: mercoledì 1 agosto, primo giorno bancabile per poste italiane e per gli altri istituti di credito;
- settembre 2018: lunedì 3 per poste italiane e martedì 4 per gli altri istituti di credito;
- ottobre 2018: lunedì 1 sia per poste italiane che per gli altri istituti di credito;
- novembre 2018: venerdì 2 per poste italiane e per gli altri istituti di credito;
- dicembre 2018: sabato 1 per poste italiane e lunedì 3 per gli altri istituti di credito.
(Nota. In un precedente articolo, antecedente all'approvazione della manovra, avevamo erroneamente indicato martedì 2 gennaio come data di pagamento dell'assegno. Ce ne scusiamo con i lettori). 

Pensioni 2018, le novità più importanti

Quanto all'importo dell'assegno, vale quanto comunicato più volte nelle ultime settimane. I pensionati  vedranno lievitare, anche se di poco, l’importo della propria pensione per effetto della rivalutazione. Si parla comunque di cifre piuttosto esigue:  per gli assegni da 1.000 euro lordi al mese l'incremento sarà ad esempio di circa 11 euro. (maggiori informazioni a questo link). Sulle pensioni di gennaio e febbraio i pensionati si vedranno però applicare una trattenuta come recupero del conguaglio di perequazione per l'anno 2015. L'istituto di previdenza ha fatto sapere che la percentuale di variazione sarà pari all'1,1%, salvo conguaglio.
Altra novità importante riguarda l'aumento della soglia dell'età pensionabile per le lavoratrici autonome e le donne che lavorano nel settore privato. Dall'1 gennaio 2018 anche le lavoratrici andranno in pensione a 66 anni e 7 mesi come previsto dalla legge Fornero.
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